mercoledì 29 agosto 2012

CRONACA DI UNA CHIACCHIERATA DI MEZZA ESTATE

Certe storie meritano di essere raccontate. C. è un ragazzo siciliano di 24 anni, ha lasciato la scuola a 14 e da un paio d'anni fa il barista in un chioschetto affacciato sulla spiaggia del suo piccolo paese, in provincia di Messina. "Che fai nella vita? studi?" mi domanda, "sì, giurisprudenza" rispondo io. Un cenno di approvazione e attacca con la sua storia: "Mia madre voleva che studiassi e mi diplomassi ma io decisi che quella non era la mia strada. Volevo lavorare e adesso ho già 10 anni di contributi alle spalle e parecchie offerte di lavoro". C. mi serve la birra che avevo ordinato e, voltandosi verso la sua collega, prosegue: "Lei è la mia ragazza. E' laureata con 110 e lode in economia e commercio ma non riesce a trovare un impiego. Quando mi offrono un lavoro cerco di portarla con me. Sono anni che tenta di entrare in un dottorato inutilmente, ha rifiutato raccomandazioni e non ha un nome da spendere. Delle due, l'una, altrimenti qui non vai avanti". Mi domanda se anche su al nord funzioni così e rispondo che sì, in molti ambienti, raccomandazioni e nome fanno la loro parte. "E la Mafia?" domando io. C. non si tira indietro: "è una realtà, come lo è lo Stato. Se inizi una nuova attività consideri il pizzo come una delle tante uscite, alla stregua di  tasse o le altre spese. Con le giuste conoscenze nemmeno te lo chiedono. Ora le cose sono migliorate, anni fa si uccideva per strada, oggi invece la criminalità organizzata non ha interesse ad attirare su di se l'attenzione, preferisce fare affari e offrirsi alla gente disperata come una generosa alternativa allo Stato. E qui, con stipendi da 700/800 euro al mese, i bisognosi non mancano". C. non guadagna certo di più e sembra deciso a cercar fortuna altrove: "raccimolerò gli ultimi spiccioli e lascerò l'Italia" dice "il sogno è New York". Intanto si sono fatte le 4 del mattino, saluto C. e mi dirigo verso casa quando sento ancora la sua voce chiamarmi: "Ehi! lo scontrino della tua birra!". C. ha la terza media, presto lascerà l'Italia e si è fatto venti metri di corsa per darmi la ricevuta fiscale. Prima ancora che della fuga dei cervelli, dovremmo preoccuparci di quella delle persone oneste.

Luca Parravicini

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